Risultato ironico quello della circoncisione delle culture assetate di fango che nella nebbia acquistano potere gli intolleranti e disgustoso sembra l’accurato rigore razziale che determina la specie nell’incontrarsi delle faccende oscure della mente.
L’ipostesi seppur surreale che l’incompetenza regni sovrana sulla competenza perpetua la sua cortesia rendendo la moltitudine assetata di vergogna.
La stanchezza dei prossimi rende assolutamente inutile lo sforzo dei pochi che cercano di sopravvivere nuotando nel mare fangoso delle occasioni sfiorate e mai catturate.
Quell’amo nella pesca senza lenza rende l’incertezza cibo per i corvi.
Raccolgo da terra una monetina per pagare il dazio elevato che l’incoscenza degli stolti mette sulla vita dei poveri, per renderli ancora più poveri, senza limite, senza niente.
La rivoluzione parte dalle terre bruciate dell’ovest, città lontana nei sogni dell’inconsapevolezza culturale ed intellettuale del nostro popolo.