Fumetto come libro dove le figure parlano, sognano, hanno vita.
Accendo la luce nel corteo danzante dei sogni, all’ombra di un pensiero che grazie al siero che ha trangugiato si trasforma, evolve, muta, quindi esplode e diventa un prode cavaliere che combatte, racchiuso tra le meningi, i pregiudizi della statica realtà.
Sono un SUPER-EROE e mi sento tale dopo che quel fulmine bestiale mi ha toccato, abbracciato, baciato, mi sento di affermare! Sono fenomenale, paradossale, inequivocabilmente superiore, ma non lo do a vedere, nascondo e proteggo questo dono perché un grande potere implica un grande sacrificio.
Arrivo da un altro pianeta, cavalcando una stella cometa, sono atterrato sulla terra per colmare quel buco creato dall’umana incredulità nell’impossibile, sono quasi invincibile, decisamente invulnerabile. Faccio a gara con la luce per vedere chi produce una maggiore velocità, superando le avversità, aggiustando le irregolarità perchè le ingiustizie diminuiscano in questa strana realtà.
…eppure i personaggi dei fumetti, questi eroi, questi super-eroi a volte sognano di poter essere come noi. Quando chiudi la pagina del libro o fumetto che dir si voglia, le loro storie continuano a varcare la soglia dell’incredibile, perpetuando il loro cammino, che a nostra insaputa li accompagna nel loro destino… …e quante battaglie hanno vissuto che noi non conosciamo, quante avventure hanno combattuto con le loro lucide armature tra le pianure della storia infinita, nel regno dell’isola che non c’è, tra i boschi della foresta Sherwood.
Sognano di poter essere come noi perché per essere eccezionali, per continuar ad essere immortali, planetari, interstellari, hanno bisogno di vivere nel sogno di un bambino, che crescendo concimerà con pazienza il suo giardino grazie alla passione, la forza, immancabile potenza, insuperabile costanza, indiscutibile tolleranza che ha imparato leggendo i fumetti.