TEMPI DURI
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TEMPI DURI

Venerdì 20 Febbraio 2009

 

Voglio partecipare all’incertezza di tutte quelle persone che tragicamente si trovano senza posto di lavoro, o in aspettativa, o in cassa integrazione.

Voglio essere un tutt’uno con questo tempo e sciogliermi dentro la convinzione che tutto questo deve e può cambiare… facciamo qualche cosa, smettiamola di restare fermi ad aspettare, non si può modificare il mondo in una volta sola e, tenendo ben presente che dalle piccole cose si crea l’inizio per essere migliori, mi lascio andare, evitando di contrapporre  le menzogne di questo tempo con le facili prede, persone ignare, che la caccia mette a disposizione. Persone che non hanno fatto niente per meritare un licenziamento, stipendi che non bastano, ostacoli troppo alti per essere scavalcati, saltati a piedi uniti.

 

Mercatino dell’usato: stai facendo un passo verso il futuro, hai proteso le tue braccia cercando di stringere le esigenze di tutti gli individui, accompagnandoli verso la nuova frontiera del ri-uso, per cercare di smettere di versare, di gettare tesori al mare.

 

Eppure, nonostante questo, mi accorgo triste, incerto… Forse, sbaglio quando parto dal presupposto che le persone spesso mentono e l’opportunismo di pochi investe la vita di tanti ma... quanti falsi costrutti, approssimazioni, negazioni, falsi idealismi incontro sul mio tragitto. Barriere architettoniche ostacolano il cammino di chi ha voluto in un qualche modo uscire dal gruppo, distinguersi e cosi facendo investire in ciò che credeva e, invece di diventare libero, rimanere imprigionato proprio in quegli ideali che perseguiva e faceva suoi.

 

Resto assuefatto, mi manca l’aria e come vivessi cento orgasmi mi sento spossato.

 

Ma, bando le tristezze, non ne abbiamo bisogno, teniamo duro e sputiamo in faccia a chi cerca di imbrogliarci, sopraffarci: il futuro siamo noi ed ora dobbiamo dimostrarlo.