DYLAN DOG USATI a Parma
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DYLAN DOG USATI a Parma

Venerdì 17 Ottobre 2014
Solimei Alessandro

 

 

Trovare l’impossibile, scrutare nell’indicibile.

Un momento ben preciso tra quello che è e quello che potrebbe essere.

 

Quanti sogni leggendo quel fumetto. Michele sognava coricato nel letto della sua cameretta, inghiottendo pagina dopo pagina quelle figure che ritraevano quel fantastico indagatore, affascinante individuo che cattura, protegge e spesso risolve l’irrisolvibile.

 

Mondo fantasticamente ordinario, dove l’assurdo si fonde con il probabile creando una realtà esteticamente conturbata, forse si o forse no.

 

Non sto molto bene, ma passerà… Solo alla morte non c’è rimedio, è cosi che si dice, no? …e alla vita? C’è un rimedio alla vita? (cit. Groucho)

 

…e d’altronde come dice il nostro caro Dylan Dog, “Chiamiamo caso la nostra incapacità di capire l'immenso meccanismo delle casualità.”

 

Giuda Ballerino!!

Immerso in quelle pagine, Michele camminava tra le viuzze bagnate dalla spessa nebbia Londinese dove tutto può accadere e sognava mostri, vampiri, zombi mascherati da persone normali  che camminavano, giocavano, scherzavano e lavoravano immersi in una sembianza di normale apparenza.

 

STOP, ora meglio sorseggiare una bella tazza di te.

 

Michele si alza dal letto, poggia i piedi ancora scalzi sul freddo pavimento e indossa le pantofole, pochi passi per avvicinarsi alla finestra della camera, la apre e osserva persone che, indifferenti, camminano sul marciapiede che costeggia la strada.

Piuttosto che anzi che no scruta questi individui vestiti con gli abiti grigi della monotona scelta del branco e solo per un momento incrocia lo sguardo di un uomo.

 

Non parve vero a Michele.

Quegli occhi, sembravano proprio essere di un rosso, rubino, acceso colore.