GIOCHI USATI: i lego.
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GIOCHI USATI: i lego.

Sabato 10 Maggio 2014
Solimei Alessandro

 

Sarà un capo cantiere! Disse il padre vedendo il suo piccolo immerso all’interno di quel sogno fatto da piccoli mattoncini colorati disposti in ordine sparso, ma regolare a formare un intero palazzo a più piani.

 

Costruiva progetti straordinari questo ragazzo: nella vivacità di un incastro riusciva a creare un mondo fatto da quello che è stato e da quello che probabilmente sarà, rimescolato in un turbinio fantastico che precede solo la giusta alternativa artistica alla perfezione di un desiderio non ancora avuto.

 

Sarà un ingegnere! Disse il padre vedendo la passione del suo piccolo continuare verso la strada della colorata galassia in continuo movimento che forma l’inequivocabile universo delle occasioni sfiorate, proposte e spesso tenute insieme da un colorato mattoncino.

 

Matteo, cosi si chiamava il bimbo innamorato del dolce costruire, inventava nel suo fabbricare l’organizzazione mentale che lo avrebbe accompagnato nella vita.

 

Matteo fondava, innalzava la consapevolezza che un sogno, anche se difficile è pur sempre, con la dovuta calma e pazienza, realizzabile e  abbatteva, demoliva quella forma di pigrizia mentale che a nulla di buono porta.

 

Matteo, che è diventato grande,  ancora oggi gioca con i lego, ne ha piene le bacheche di casa. Matteo oggi aggiusta, compone, organizza, programma computer.

 

Matteo oggi è quello che è e nel comporre una sinfonia di incastri mentali ha trovato la giusta chiave di lettura nel suo spartito musicale.

 

Dedicato ad un amico.